Cos’è il Pay Off (o Payoff) di un Brand?
Prima di capire cos’è il Pay Off (o Payoff) di un Brand, per fare impresa oggi devi avere una missione e una tua differenza.
Cosa significa? Che devi lavorare sul tuo posizionamento sul mercato. Devi specializzarti o rivolgere il tuo prodotto o servizio ad una determinata categoria di persone. I tuttologi sono destinati a morire.
Fare il logo, o per meglio dire FARE UN MARCHIO, non è più sufficiente.
Specifico una cosa, il Brand (Marca in italiano) e il Marchio sono 2 cose differenti. Il Pay Off appartiene al Brand. Per Marchio si intende il costrutto grafico che rende IDENTIFICABILE UNA MARCA (un Brand in Inglese!).
Stiamo affondando dai loghi, dai segni grafici. Le persone non stanno capendo più un cazzo!!
Ho fatto un video per questo articolo
Siamo perennemente confusi e distratti dai mille stimoli, abbiamo bisogno di più elementi per valutare una scelta. Questo vale anche per un brand e il Pay off (e/o insieme alla sua tagline sono FONDAMENTALI soprattutto all’inizio di un nuovo progetto o in caso di rebranding).
Le aziende italiane, sbagliando, tentano di “copiare” (emulare?) le storie di successo di marchi come Nike, CocaCola, Adidas, Barilla ecc. ecc.
Dato il numero elevato e sempre crescente di aziende, grandi e piccole, sul mercato, diventa impellente la necessità di emergere, di distinguersi dalla massa.
Per questo motivo si cercano stratagemmi che aumentino il potere distintivo del marchio (o logo) dell’azienda mirata ad accrescere la riconoscibilità e la ridondanza familiare da parte del consumatore.
Il Pay Off di un Brand è quell’elemento verbale che accompagna il logo di una azienda o di un prodotto.
Pay Off – la traduzione esatta è Frase di chiusura
Il Pay Off di un Brand ha il compito di riassumere in una frase assai semplice l’essenza dell’azienda.
Quali regole deve rispettare un buon Pay Off?
Le regole che deve assolutamente rispettare sono poche ma fondamentali:
- Il messaggio deve sinteticamente comunicare la filosofia, la mission del brand
- Semplice da capire (questo dipende molto dal target dell’azienda o prodotto)
- Memorabile. La frase di Pay Off deve essere semplice da ricordare per un potenziale uso quotidiano
- Deve mettere in risalto la qualità del servizio/prodotto offerto
- Deve assumere una rilevanza distintiva ai consumatori.
Casi di Pay Off
Ecco di seguito un esempio di Pay Off famoso:
Adidas – Impossible in Nothing
Il Pay Off “Impossible is Nothing” tende a enfatizzare la prestazione dell’atleta tramite un messaggio che appare come una missione di vita: Niente è impossibile (con Adidas) credi in te stesso!
Il risultato è che:
- il messaggio sintetico pieno di contenuti
- E’ semplice da capire (per il target della adidas, che in questo caso non sono gli anziani). Espresso nellalingua più diffusa al mondo (anche perchè opera in tutto il mondo).
- E’ Facile da ricordare
- Può essere riutilizzato nella vita comune
Ecco alcuni esempi famosi che possono aiutarti
- Life is Now – Vodafone
- Dove c’è Barilla c’è casa – Barilla
- Just do it – Nike
- Connecting People – Nokia
- Think different – Apple
- Cuore di Panna – CornettoAlgida
- Re della Casa – Ariete
- Più bianco non si può – Dash
Te ne ricordi altri? Scrivilo in un commento!
PS: Ovviamente per pensare ad un Pay Off devi avere un marchio registrato.
Qui trovi un articolo su quello che forse non sai sui marchi registrati
PPS: Nel mondo dei linguaggi contaminati dall’inglese molto spesso le cose finiscono per prendere un nome unico, è il caso del Pay Off che pian piano viene sempre più chiamato tagline, anche se per me la tagline è qualcosa di più descrittivo rispetto al payoff
alessandro ha detto:
ahah me ne ricordo si,ma sai quando c’è l’hai sulla punta della lingua e non riesci a dirli
aahhah che paranoia,
PS: sono contento per il mac…
Daniela Mengarelli ha detto:
Molto interessate…. Grazie
The show must go on può essere considerato un payoff di un’azienda?
Io sto cercandone uno per la mia azienda
alessandro ha detto:
ah si mi è venuto in mente “è un
medicinale leggere attentamente il foglio illustrativo” ahaahha che stronzata ahhah scherzo non mi viene in mente
Andrea Leti ha detto:
Burlone! 🙂
roberta ha detto:
ho trovato un sito fantastico che ne ha proposti una trentina:
Siemens – Be inspired
Barilla – Dove c’è Barilla c’è casa
KitKat – Have a break, have a KitKat
Nokia – Connecting people
Omnitel Vodafone – And you?
[ – Commento moderato – ]
il sito è dblog.it/public/post/non-sottovalutate-la-potenza-del-pay-off-8.asp
Andrea Leti ha detto:
grazie per la notifica!
daniela ha detto:
“La frase di Pay Off deve essere semplice da ricordare per un potenziale uno quotidiano” c’è un refuso: uno=uso. Mi volete come correttore di bozze 🙂
Andrea Leti ha detto:
Corretto! 🙂 Grazie Daniela!
Francesca ha detto:
Per l’uomo che non deve chiedere mai
Andrea Leti ha detto:
Questo è uno slogan (un claim) della DEMIN, non un payoff, che come detto deve essere intesa come frase di chiusura e che in buona sostanza deve comunicare l’essenza dell’azienda.
Fabio ha detto:
“Rowenta per chi non si accontenta” vale?
Andrea ha detto:
Certo che vale.
“Per chi non si accontenta”
sta a indentificare un emssaggio velato: costo molto di più perché tu vuoi il meglio
Andrea Leti ha detto:
Anche questo è un claim (slogan) non un payoff.
Il pay off deve comunicare “l’essenza” la missione dell’azienda il “perché le cose le facciamo cosi”, in che modo la nostra azienda migliora il mondo.
Pensa a Nokia: connecting people.
Poi ha fatto un grave errore di valutazione di mercato ed è stata annientata ma era potente il suo pay off.
Diceva al mondo che il loro sforzo, la propria missione era mettere le persone in connessione. Ipoteticamente dovevano essere loro ad aver inventato facebook, al posto di Zuckemberg, come evoluzione delle comunicazioni (un mercato diverso, e per certi versi non c’entra niente, ma che trova un senso nella loro missione di connettere le persone)
Claudio ha detto:
Galbani vuol dire fiducia… non so quante volte l’ho disegnato a mano!
All’inizio della mia carriera i bozzetti si disegnavano a mano, du’ pal… bello adesso con il computer, eh? 🙂
Andrea Leti ha detto:
Questo è uno slogan
Pietropaolo ha detto:
seat-autoemotion (scusate il pessimo spagnolo)
Claudio ha detto:
Autoemotion, pessimo spagnolo ma ottimo inglese! 😉
Sarà forse ‘autoemocion’?…
Daniele ha detto:
Audi – All’avanguardia delle tecnica
Andrea Leti ha detto:
Questo è un PayOff bellissimo.
Ricorda a tutti che audi di quelle di fascia alta è quella più tecnologica e che ha prima di tutti certi “tool”
lorenzo ha detto:
Trovo che per Gruppi che operano a livello internazionale, dove è già riconosciuto il prodotto, il target e quant’altro sia più semplice, trovare un pay off .
Ma quanto si tratta di crearne uno per una gelateria artigianale ,bar…………….???? Penso che la frase chiave , non può distaccarsi troppo da una comunicazione semplice che indica cosa si offre!
“Artigiani del Gelato & Caffetteria”
Forse mi sbaglierò…..
lorenzo
creazione siti ha detto:
Lavazza – Più lo mandi giù e più ti tira su
Christian ha detto:
PSYKOBOARD electric electric board
Elena ha detto:
Sto facendo uno spot sulla lettura e devo pubblicizzare un concorso letterario. Avete idee per il playoff?
Gianluca ha detto:
Cerchiamo di capirci leggendo libri.
Roberta ha detto:
Che mondo sarebbe senza Nutella? ❤
Andrea Leti ha detto:
Un mondo in cui a un designer che legge questo commento non gli verrebbe la voglia di alzarsi e farsi pane e nutella ora. Sei cattiva Roberta, non si fa cosi. Poi mia moglie dice che ingrasso 😀
valeria ha detto:
X uno studio di infortunistica stradale autoscuola pratiche auto e perizie…tutto ruota intorno all auto….chi mi aiuta?
Umberto ha detto:
“The Power is nothing without control”. Pirelli pneumatici
Beatrice ha detto:
two is megl che one
Emanuela ha detto:
Salve, siamo in procinto di iniziare un’attività itinerante in tutta Italia ed eventualmente in tutta Europa con una caravan particolare, come allestimenti e colori,
quindi viaggeremo sempre per proporre food e beverage, ma non solo food e beverage.
Già fatto il logo il nome inserito nel logo è JEN STREET.
Accetto ben volentieri idee in merito al Pay off, ma senza riferirsi al cibo o bere, ma riferito alla tipologia di location e del viaggio.
Grazie e buona giornata a tutti
Emanuela
Federica ha detto:
Nespresso. What else?
Rosario Fortunato ha detto:
qualche idea per una Scuola Calcio
Anna Cioffi ha detto:
red bull mette le ali
Anna Cioffi ha detto:
no martini no party
Anna Cioffi ha detto:
Galbani vuol dire fiducia
Wallace ha detto:
Miglioriamo il tuo mondo
White ha detto:
Vediamo se ho capito bene
Muller – fate l’amore con il sapore
Crodino – l’analcolico biondo che fa impazzire il mondo
Ceres – C’è
Campari – Red Passion
mara ha detto:
Locatelli, fa le cose per bene
Il problema è quando ti ricordi il payoff ma non il brand a cui è associato….! Nello specifico “xyz, e sai cosa bevi”… chi se lo ricorda?
Andrea Leti ha detto:
Hai qualche esempio?
Andrea Leti ha detto:
Quello è un palese esempio di un grave errore di posizionamento.
Simone ha detto:
Era “birra, e sai cosa bevi”. Non si riferiva ad una marca specifica. Era il 1980 e Renzo Arbore invitava gli italiani a fidarsi di questa bevanda in una campagna pubblicitaria per AssoBirra.
David ha detto:
OLIO CUORE: “Mangiar bene per sentirsi in forma”
Giacomo Serenelli ha detto:
Nespresso – What else
Sector – no limits
Elica – Aria nuova
Scavolini – La cucina piu amata dagli italiani
Giuliana ha detto:
La più amata dagli Italiani – Scavolini