Sfruttare il Marketing “Sociale” su una situazione reale angosciante
In tanti anni la CocaCola ha dato grande dimostrazione di quello che è il MARKETING FATTO BENE, quello fatto di storie, quello fatto di persone, di interazione col prodotto e fidelizzazione.
Ancora una volta, però a mio avviso CocaCola ha dato una lezione di Marketing Sociale, dove per sociale non intendo assolutamente i Social Network (probabilmente non ne ha nemmeno cosi bisogno considerando lo strapotere economico che gli permette di fare pubblicità in tv in tutto il mondo), intendo invece il marketing fatto di socializzazione fra le persone che si ritrovano a condividere emozioni con il prodotto.
Le stesse, persone, che stanno vivendo un’era particolare.
In realtà tutte le ere sono particolari.
Quella di oggi è l’era della tecnologia, dei Social Network e paradossalmente per quanto siamo diventati “Social Networker” la reltà è che oggi come non mai le persone sono ancor più sole di prima considerando che l’overflow di informazione oggi a nostra disposizione ci rende mediamente più colti del passato.
E’ veramente un grande paradosso.
Siamo, mi ci metto anche io in mezzo ovviamente, con le bacheche di Facebook strapiene di “amici” ma di amici, quelli veri, quelli REALI se ne possono contare uno massimo due sulle dita di una mano (fatta eccezione ovviamente per i casi più virtuosi).
Il social Network, accorcia si le distanze, ma allo stesso tempo le allunga.
Vediamo in che modo con uno dei casi classici:
ci sentiamo con un amico su facebook e prendiamo appuntamento per uscire la sera.
Nel frattempo fra una “cazzatina” e l’altra si chiacchiera con lo stesso per una mezz’ora circa per parlare di svariati argomenti. Arriva la sera, quando ci si deve vedere dal vivo e nel 90% dei casi, si verifica subito o a intervalli regolari un SILENZIO IMBARAZZANTE che colma lo spazio che in realtà doveva essere destinato alla conversazione live, con tutte le sfumature del caso (l’abbraccio, la stretta di mano, il give me five, la smorfia, i sospiri, e chi più ne ha più ne metta…).
Lo stesso SILENZIO IMBARAZZANTE che viene accompagnato spesso da:
smartphone, tablet ecc.
In questo silenzio tutti si “rifugiano” su internet, su siti web, facebook, twitter o altro.
Si rifugiano “in altre informazioni”!
Tecnicamente è proprio questo quello che avviene.
Non è ormai una rarità vedere una scena simile:
Surfando sull’onda di questa solitudine sociale “in compagnia” il marketing delle più grandi aziende al mondo si sta spingendo sempre più verso, ma allo stesso tempo contro, questo trend.
Per meglio dire sta sfruttando il momento.
Questa lettura strategica ha portato CocaCola a fare delle campagna di marketing, che poi si sono dimostrate virali grazie ai social, come quella del collare “Social Media Guard” e i tappi dell’amicizia.
Ecco gli spot che sfruttano la sensibilizzazione a mollare un pò gli smartphone e internet per vivere più da persone e meno da “robot”.
Prima di vedere i 2 video qui di seguito raccogli il tuo pensiero adesso(!),
raccogli ora IL TUO PARERE CRITICO,
guarda i video e solo dopo aver guardato i due video lasciami un commento! 😉
Social Media Guard
Friendly twist
Cosa ne pensi? Lasciami un commento e scrivi il tuo parere sull’argomento.
Giovanni ha detto:
Mi sembra che, anche se si tratta ovviamente di pubblicità, il messaggio di questi video sia indiscutibilmente positivo e oserei dire anche abbastanza geniale; un esempio da seguire!
Andrea Leti ha detto:
bhe si il messaggio è senza dubbio positivo. Lo scopo è proprio quello associare la positività e l’emozione del momento al ricordo del prodotto.
Agostino ha detto:
Siamo social network dipendenti…il primo video ci apre gli occhi. Il secondo insegna a socializzare..davvero il top. Grande Coca Cola
Andrea Leti ha detto:
Social network Dipendenti direi che è ancora un parolone, internet dipendenti direi che è piu realistico
Dave ha detto:
fantastico messaggio, coca cola ai massimi. se smetti di fare pubblicità smetti di guadagnare, della serie: Smettere di fare pubblicità per risparmiare soldi è come fermare l’orologio per risparmiare tempo. Henry Ford
Andrea Leti ha detto:
Vero!
Ottimo aforisma. 🙂
Flavio ha detto:
Belli questi spot, semplici ed efficaci. Anche se sfruttano a loro favore una specie di nuova piaga sociale! L’idea del collare di Elisabetta per uomini e donne è geniale e futuristica probabilmente.
La bottiglia che si apre in due è carina, anche se non la trovo una genialata in fondo, ma ci sta, ha il suo impatto emozionale.
Per il resto hai ragione. E’ vero, sempre più internet, sempre meno realtà e rapporti sociali. Sempre più gente con lo smartphone in mano che non sa neanche dove va per la strada.
Andrea Leti ha detto:
Tutto il marketing si gioca sulle emozioni.
Positive o negative che siano le emozioni sono la causa delle nostre azioni e delle nostre decisioni
Walter ha detto:
La Coca Cola, purtroppo o per fortuna, è sempre un passo avanti. È veramente molto triste vedere coppie a un tavolo in pizzeria o al bar che non comunicano e muti, occhi bassi, pollici nervosi, mascella serrata con ‘sto “cacchio” di smartphon in mano! Poi quando si confrontano con la realtà “vera”, scoppiano! I video: belli! Certo è pur sempre pubblicità, ma chissà… forse a seminare buoni concetti…