Email che finiscono in spam? Ecco come migliorare l’invio delle tue email.
Iniziamo subito col dire una cosa: anche le mie email arriveranno in SPAM!
Su questo ormai ho messo l’anima in pace. Questo articolo però ti aiuterà a migliorare i tuoi risultati.
A prescindere dal sistema che utilizzi per inviare le comunicazioni alla tua newsletter molto probabilmente anche tu sarai colpito dalla malattia delle email che finiscono in spam.
Ogni ricevente ISP (Internet Service Provider) utilizza diversi filtri anti spam (Gmail è il più evoluto in questo) e alcuni hanno dei modi davvero imprevedibili e creativi per combattere lo spam. Quindi, senza dubbi, ad un certo punto alcune delle tue mail finiranno per essere filtrate, finendo nella cartella spam.
Finiranno in spam anche se sono email super pulite!
La bella notizia è che non dovresti preoccupartene tanto.
Seguendo alcuni concetti molto semplici potrai ridurre radicalmente le probabilità di essere filtrati e finire il spam.
Cose che potresti fare per migliorare l’invio delle tue mail.
Rimuovi i contatti inattivi.
Se la gente si aspetta le tue email e le apre di frequente, la maggior parte degli ISP farà in modo che vengano ricevute.
Se stai inviando le email a tanti contatti inattivi, l’ISP considererà le tue email “non volute” o “non importanti” e le potrebbe mandare in prima battuta in altre cartelle e successivamente nella cartella spam.
Il che ha assolutamente senso.
Pensaci un attimo se ti invio delle email e tu non le apri ripetutamente potrei pensare che non te ne freghi una mazza di ciò che ho da dire.
È molto importante fare una pulizia periodica dei contatti inattivi della tua lista, oppure potresti creare un segmento di persone a cui vengono inviate le mail meno di frequente.
Come regola generale, per essere al top, dovresti solo inviare mail a chi le ha aperte negli ultimi 12-24 mesi e poi, naturalmente, dovresti trovare nuovi modi per aggiungere nuovi contatti alla tua lista.
Più vecchi sono i contatti, più è difficile inviargli nuove mail.
La verità però è un’altra: ti racconto una velocissima storia.
Lavoro con aziende che la propria lista l’hanno creata investendo migliaia e migliaia di euro.
Ora convincere i responsabili Marketing o i titolari diretti è un piccola impresa, perché giustamente quella lista è costata e parecchio.
Va da se che ad un certo punto il marketing online raggiunge il suo limite di “attenzione” e bisogna incrociare le attività anche offline, perché gli utenti sono dannatamente distratti da centinaia di input.
Concentrati su contenuti forti e che attirino l’attenzione.
Se i tuoi contenuti attirano l’attenzione i tuoi contatti apriranno le email che gli verranno mandate.
Assicurati di inviare via mail, ciò che i tuoi contatti si aspettano di ricevere e assicurati di farlo in modo sempre nuovo e originale.
Se invii solo promozioni e offerte, il tasso di lettura si abbasserà molto facilmente.
Controlla il processo di iscrizione e prova a pensare come un utente.
Da anni sono il responsabile operativo del marketing online di diverse aziende e CREDIMI, su questo processo ogni santa volta il focus delle aziende è solo a cosa vogliono loro piuttosto che quale esperienza deve vivere l’utente con i tuoi contenuti al fine di ritenerti interessante.
Dannazione!! Questa è l’unica cosa che conta.
Cosa deve leggere, ascoltare, vedere il mio potenziale cliente?
Cosa deve leggere, ascoltare, vedere DOPO CHE HA FATTO l’azione che volevo io?
Prova a pensare con un utente!
Cosa si aspettano di ricevere i tuoi contatti, una volta che si sono iscritti?
Se stai inviando qualcosa che non sia aspettano, non ti leggeranno e dopo un pò, le tue mail andranno nella cartella spam.
Pensa al linguaggio che usi nei form di iscrizione e assicurati che sia chiaro che cosa stai offrendo.
Inoltre, assicurati che il design delle email sia valido.
Non cambiare il tuo logo o il template di pagina di frequente, perché confonderebbe i riceventi.
Manda email personalizzate e targettizzate.
È molto probabile che grandi gruppi di email vengano identificati come spam, mentre le email singole verranno sempre inviate con facilità e faranno in modo che i tuoi contatti siano coinvolti e soddisfatti.
Cosa vuol dire…
Voglio dire questo la tua email viene inviata dal alcuni server, gli invii massivi vengono riconosciuti molto facilmente da provider di posta come Gmail per esempio.
Se le tue email fanno schifo, o infastidiscono, se consideriamo che il 70% utilizza ormai Gmail come posta elettronica, sarà un gioco da ragazzi per i provider di posta capire che la tua email è più un disturbo che il resto.
Quindi assicurati di avere un messaggio di benvenuto per ringraziare gli utenti dopo l’iscrizione e, se possibile, cerca di personalizzare, il più possibile, i messaggi.
Se utilizzi Active Campaign personalizzare le tue email in modo strategico e in base ai comportamenti dei tuoi utenti è un gioco da ragazzi.
La frequenza di invio.
Se hai una lista molto grande, è importante individuare la giusta frequenza di invio.
Se invii email molto di frequente, i tuoi iscritti si stancheranno e potrebbero o disiscriversi o marcare le tue mail come spam in un momento di nervosismo.
Se invece le mandi raramente, non ti farai riconoscere per la tua buona reputazione.
Come regola generale, dovresti scrivere ai tuoi contatti un paio di volte a settimana, ma dipende anche dalla relazione che hai con loro.
Fai attenzione al filtro spam prima di inviare.
Nel tuo autoresponder cerca il filtro spam, in modo che da capire quanto l’invio delle tue email possa essere problematico.
Solitamente i grandi servizi di Email Marketing come Aweber, Active Campaign, Get Response, Infusionsoft (adesso si chiama Keap) questo indicatore di Spam te lo mostrano prima di inviare una email.
Non utilizzare un’email gratuita nel campo “da”.
Invece di utilizzare il tuo indirizzo personale e gratuito tipo @yahoo.com o @gmail.com, dovresti utilizzare un indirizzo email per l’azienda o per l’organizzazione per cui stai inviando le email.
Per intenderci usa una email legata al tuo dominio, per esempio una tipo andrea@tuodominio.it
Fai attenzione ai link nella tua mail.
I filtri spam controllano le URL a cui stai linkando.
Se stai linkando a un dominio di dubbia reputazione verrai penalizzato.
Non utilizzare sistemi di accorciamenti di URL come bit.ly.
I tuoi link dovrebbero essere URL intere e reali. Servizi come bit.ly sono molto utilizzati dagli spammers.
Puoi anche essere penalizzato, se usi un link rivolto all’esterno come http://mypage.com/promo che si collega a una pagina diversa come http://mypage.com/offer-1 .
Per i link rivolti all’esterno, è meglio usare “clicca qui” o un pulsante.
Fa in modo che i dati del mittente siano coerenti.
Non suggerisco di cambiare i dati del mittente di frequente.
È vero a volte può aiutare per attirare l’attenzione… ma non esageriamo.
Rimanere coerenti aiuta a costruire una buona reputazione.
Prenditi del tempo per pensare a quale nome possa essere ben riconoscibile dai tuoi contatti.
Può essere il nome della tua azienda, il nome di qualcuno all’interno di essa, o anche qualcosa di ancora più originale.
Più riconoscibile è, e meno le persone marcheranno le tue mail come spam.
Il nome del mittente è molto importante nel riconoscimento del brand.
Controlla le automazioni.
Se hai delle automazioni attive, fai dei controlli approfonditi.
Potresti scoprire che alcuni contatti stanno ricevendo 6, 8, 10 messaggi al giorno e pertanto li ignorano tutti.
Non utilizzare lo stesso oggetto e contenuti.
Se mandi più di un’email con oggetti e testi uguali verrà filtrata come spam.
L’esempio perfetto potrebbe essere se l’oggetto fosse “questo è un test” e il testo “questo è un test”.
Dovresti, inoltre, cercare di evitare anche di utilizzare gli stessi indirizzi “a” e “da”.
L’invio di un’e-mail in cui l’indirizzo e-mail “a” è uguale all’indirizzo e-mail “da” verrà sicuramente contrassegnato come spam.
Se non hai capito cosa intendo è quando il mittente è info@miodominio.it e tu per fare i test di funzionamento del tuo modulo ti sei iscrivi con la mail info@miodominio.it.
Rendi semplice la disiscrizione.
Sebbene lo sappiamo tutti che negli Autoresponder c’è sempre un link a fine email che ti permette di disisciverti, molto spesso non basta. Devi trattare le persone come cetacei.
Finire nella cartella spam è davvero terribile per la tua reputazione, mentre la disiscrizione non è per forza orribile, semplicemente indica che qualcuno non vuole più ricevere le tue mail.
Gli ISP conoscono benissimo questi comportamenti quindi meglio ricevere una disiscrizione che avere decine di email che vanno a finire in spam.
Dovresti renderla semplice, affinché i tuoi contatti non siano incoraggiati a marcare le tue mail come spam.
Conclusione
Mantieni ben in mente che il tuo focus primario dovrebbe essere quello di mantenere la tua lista contatti pulita, di inviare contenuti interessanti, di coinvolgere i tuoi contatti e di incoraggiali a interagire con la tua campagna.
Se mantieni il focus su questi punti, sicuramente seguiranno degli ottimi risultati.
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