Email bloccate da Aweber ecco i motivi
Gestisco piu di 20 account Aweber ormai, fra miei account e account di clienti con il quale collaboro attivamente, e da qualche tempo, simultaneamente quasi, sono arrivate delle email di supporto tecnico da parte dei visitatori che evidenziavano un problema chiaro: non veniva accettata la mail nei form delle varie squeeze page, landing page e form dei blog.
Questo problema ha iniziato ad allarmare giustamente il sottoscritto e i relativi proprietari degli account.
Sempre più persone non riuscivano ad entrare in lista, a scaricare i prodotti gratuiti o peggio ancora, come in un caso a me molto caro non entravano in lista clienti dopo aver acquistato il prodotto, mandando a farsi benedire l’integrazione con il plugin WordPress o con la Classe che gestisce le transazioni Paypal integrate ad Aweber che ho creato.
Insomma un vero e proprio problema.
Facciamo chiarezza…
Perché viene bloccato un indirizzo email da Aweber?
Ci sono alcune ragioni per cui un indirizzo e-mail viene bloccato dal sistema.
Vediamo quali sono:
- AWeber è stato contattato dal proprietario di tale indirizzo e-mail per essere bloccato a livello globale;
- AWeber blocca l’indirizzo di posta elettronica / dominio nel sistema per problemi precedenti (Span, Scam, ecc..)
- L’indirizzo email è stato bloccato dal proprietario della lista (dal cliente proprietario dell’account, come me per esempio)
- L’indirizzo e-mail è un indirizzo di posta elettronica basato su ruoli (e qui viene il bello per noi italiani…)
Per quanto riguarda i primi 3 punti direi che nessuno ha da obiettare qualcosa giusto?
E per il quarto? Vediamo…
Quali sono gli indirizzi di posta elettronica basati sui ruoli?
Un indirizzo di posta elettronica basato sui ruoli è un indirizzo che ha principalmente un uso aziendale per definire un particolare lavoro, ruolo o reparto.
Generalmente, questi indirizzi non sono esattamente associati a una qualsiasi persona in particolare presso l’azienda (i dipendenti possono essere licenziati, ecc…), ma piuttosto possono essere controllati da più persone in azienda.
Allora, fin qui Aweber ragione alla perfezione e lo fa con un criterio ben preciso: aumentare la qualità dei lead.
Ecco esempi indirizzi basati sui ruoli che Aweber al momento sta bloccando:
- info@
- contact@
- no-reply@
- support@
- admin@
- webmaster@
Ovviamente questo non è l’elenco definitivo (proverò a cercarlo e a ripubblicarlo sulla mia pagina facebook se non hai mai seguito post).
Perché bloccare queste email?
In poche parole, messaggi di posta elettronica basati sui ruoli generano un sacco di denunce di spam, abbassando notevolmente il tasso di apertura delle email e danneggiando il titolare dell’account Aweber che si vedrebbe recapitare in spam parte delle email inviate.
Indirizzi di posta elettronica basati sui ruoli si trovano di solito facilmente sui siti web (in generale sulla pagina “Contattaci” del sito) e quindi più comunemente si trovano online, più gli script malevoli se ne impossessano e spammano
(Per questo motivo ogni tanto ti arrivano REALI EMAIL SPAMMOSE da newsletter alle quali non avresti mai sognato di iscriverti).
Dal momento che più di una persona di solito controlla un indirizzo di posta elettronica basato sul ruolo (immagina in un ufficio di una webagency…), la persona che si è iscritta alla mailing list non sarà necessariamente la stessa persona che riceverà i messaggi associati a quella lista (Broadcast, Follow-up, ecc.).
Questo fa si che questo indirizzo email risulta inattivo molte volte nella lista e quindi crea un danno al cliente Aweber.
Così, per esempio, diciamo Andrea, Vanessa, Lilli e altri possono ricevere i messaggi inviati a ” info@example.com “.
Se Andrea si iscrive ad una squeeze page per scaricare un ebook con tale indirizzo, Vanessa e Lilli non avrebbero alcuna idea del perché stanno ricevendo messaggi per quella lista, e potrebbero essere più inclini a cancellare quei messaggi o contrassegnarli come spam.
Questa logica di tutela del cliente di Aweber è lodevole.
Cosa succede se compilo un form Aweber con un indirizzo da bloccare?
Se un utente tenta di compilare un form con un indirizzo di posta elettronica basato sui ruoli o appartenente alla lista degli indirizzi bloccati, vedranno il seguente messaggio di errore:
La “questione Italiana”
Non voglio fare lo storico chiamandola “questione italiana”, no niente storia, anche perchè non mi ha mai appassionato a scuola! 😀
Scherzi a parte, la questione in Italia è drammatica da un punto di vista perchè circa il 70% dei proprietari di domini web hanno un indirizzo info@ webmaster@ admin@ e questo comporta il blocco da parte di Aweber.
Probabilmente starai pensando: “Ma checacchiomenefrecaamè di Aweber!!?!?!” 😀
Questo problema si riflette su tutti gli inserzionisti Adwords e Facebook Ads che investono soldi in Pay per Click per fare lista online e si ritrovano a pagare click, per portare utenti sulle loro pagine e poi non si accorgono che quest’ultimi stanno sbattendo i denti sulla pagina come una mosca sul vetro di una finestra chiusa, e che questo ovviamente li portano irrimediabilmente dopo pochissimo ad abbandonare la pagina.
Al momento per chi utilizza Aweber non sento di dare dei consigli tecnici, perchè comprendo bene che è impossibile educare gli utenti a non usare determinati indirizzi email.
Tu che ne pensi?
Ti prego di fare una cosa ora, condividi più che puoi questo articolo, su Facebook, su Twitter, su Linkedin per diffondere fra amici parenti e persone che segui questo “problema”. E’ questo lo spirito del web, lo spirito di condivisione che da anni ormai vige sovrano su questo sito.
Poi se hai idee, voglia, se ti fa piacere il tuo commento su questo “spinoso” argomento è veramente ben accetto.
Andrea 😉
Lorenzo ha detto:
Azz.. Andre!!!! Ecco perché, mi ero accorto anch’io che aweber aveva bloccato questo tipo di mail! Ma ogni tanto funziona però, ho appena provato adesso e va bene. Oltre a scrivere esplicitamente nella squeeze-landing-etc…di utilizzare delle mail differenti da quelle citate sopra; secondo te qual’è la soluzione migliore da mettere in pratica se il problema si evidenzia di nuovo?
Gli autoresponder italiani ad esempio “mailup” hanno lo stesso tipo di problema?
Grazie 🙂
Andrea Leti ha detto:
Al momento il fenomeno è da attenzionare.
Sei sicuro che è andato? con quale indirizzo?
Con gli autoresponder Italiani al momento non ci ho ancora lavorato, forse presto gestirò un account Mail-Up ma come sai strumenti del genere bisogna non solo usarli ma testarli a 360° per poter fornire un servizio ottimale ai clienti.
Lorenzo ha detto:
Ho provato con il mio indirizzo: info@lorenzolivieri.it in una mia squeeze e funziona.
Se per ora con mail-up non hai mai lavorato…ti invito a testarlo e magari capire se questo autoresponder ha gli stessi problemi.
Se è migliore, e questo problema continua, inizia a pensare ad un modo per far migrare tutti i contatti aweber in autoresponder italiani come mail-up. 😉
Andrea Leti ha detto:
Valuta che scrivere esplicitamente in una squeeze disclaimer di questo tipo annienta il tasso di conversione
Alfredo ha detto:
Bel problema questo Andrea.
Si potrebbe inserire però una frase tipo: inserisci la tua migliore mail personale.
se poi l’utente usa info@ ecc ecc vuol dire che non sa leggere. .. 😀
Ciauz!
Andrea Leti ha detto:
Il punto e che specie qui in Italia dove gli smanettoni mancano, esistono dei mercati (che io conosco beniiiiiiiissssimo, perchè ci lavoro ogni giorno da anni) che vivono il web ma non saprebbero configurarsi da soli un’altro indirizzo email.
Poi nasce un’altro problema: gli utenti GIUSTAMENTE non amano le costrizioni.
Piuttosto rinunciano e cercano altro. 🙁
Ora con tutta sincerità immagina te stesso davanti a sto problema, se avessi solo una email info@ che fai ti metti a creare un nuovo indirizzo email appositamente? Ne dubito…
chiara ha detto:
Si può creare un codice nel form per escludere questo tipo di email e il problema è risolto.
Se l’utente è davvero interessato ad accedere o scaricare determinate informazioni, farà di tutto, e inserirà un email personale. So che si può fare, ma non riesco a trovare il codice in questo momento, qui ci vuole il mitico ANDREA!
Andrea Leti ha detto:
Si può fare e poi?
Crei a mio avviso un problema di alta frustrazione all’utente che abbandonerà il sito con un fastidio nei tuoi confronti molto elevato.
La questione è piu delicata di quanto si possa credere
Lorenzo ha detto:
Quindi soluzione? Migriamo con le nostre mailing list in altri autoresponder italiani validi?
Marco Pelizzari ha detto:
Ciao Andrea, articolo utilissimo!
Mi sono accorto di questo problema qualche giorno fà, quando ho provato ad iscrivermi ad una squeeze con 2 miei indirizzi email (info@…). Ma niente…
Secondo te anche GetResponse potrebbe dare gli stessi problemi in futuro?
Sai, è meglio prevenire che curare…
Andrea Leti ha detto:
Questa previsione è difficile da fare considerando l’alta rivalità fra i due servizi.
Get Response potrebbe o allinearsi, “perchè ha un filo logico il comportamento di Aweber” oppure usare questo ostacolo come opportunità.
A lungo termine questo tipo di servizi tende a scopiazzarsi e a cercarsi altri tipi di differenza strategica nel proprio posizionamento
Ruggero Lecce ha detto:
Complimenti Andrea! Ottimo articolo. Interessante e preciso. Comprendo le motivazioni di Aweber tuttavia sono abbastanza drastiche e forti. L’unica soluzione che vedo è informare elegantemente l’utente di usare la sua email “personale”.
Andrea Leti ha detto:
Si al momento è una soluzione tampone.
Ma come la mettiamo con il fatto che fino all’anno scorso e per gli ultimi 5 anni addietro io utilizzavo solo un indirizzo che iniziava per info@ ?
info@ è per tanti in italia l’email personale… :O
Lorenzo ha detto:
Qual’e’ la soluzione secondo te piu’ values Andre?
Lorenzo ha detto:
I’m sorry per l’errore (sto scrivendo dal tel.) intendevo : la soluzione piu’valida ?
Lorenzo De Santis ha detto:
Azzo.. ma che stronzata, sono impazziti ad aweber, ecco perché notavo un calo di iscrizioni, ecco perché si lamentavano.. Uso aweber da 8 anni e ritengo che purtroppo se non cambiano rotta nei prossimi 7 giorni cambierò rotta.
Lorenzo De Santis ha detto:
Sto mandando minaccia aweber di chiusura account, se li mandiamo in massa forse ci fanno un pensierino.
Andrea Leti ha detto:
Ne dubito fortemente che possano intimorirsi.
Andrea Leti ha detto:
Ho individuato una soluzione ve la posto nel prossimo articolo.
Lorenzo ha detto:
Attendiamo con gioia Andre!
Lorenzo De Santis ha detto:
Andrea la soluzione? 🙂
stefano ha detto:
Ciao Andrea, come si inserisce un file audio sul blog?
Attendo la tua risposta,
Saluti,
Stefano Terenghi
paolo ha detto:
Ciao ragazzi, sto cercando una lista completa di email role addresses, per pulire le mie liste, ho trovato solo quelle inglesi, non riesco a trovare un elenco completo, qualcuno può aiutarmi? Io mi riferisco ad email del tipo:
amministrazione@nomeazienda.it
fatturazione@nomeazienda.it
spedizione@nomeazienda.it
direzione@nomeazienda.it
segreteria@nomeazienda.it
Non c’è un elenco completo online di email basate su i ruoli/reparti più comuni di una azienda?
Andrea Leti ha detto:
Aweber ha aggionrato la sua politica sui role based address.
Praticamente a questi indirizzi adesso fa scattare il confirmed optin.
Andrea Monguzzi ha detto:
Con il confirmed optin automatico a me non funziona. Ho fatto dei test con delle mie mail “info@”, ma non ricevo nulla, neppure l’optin. Se uso mail personale, invece, funziona tutto.
Sono disperato 🙁