Articoli protetti da password? Tentazione Irresistibile o…
Girovagando per la rete mi sono inbattuto in un Blog, che non cito, in cui il 50% dei propri articoli è protetto da password. Questo Blog, offre contenuti nemmeno poi cosi interessanti!
Cosi guardandola da un altro punto di vista ho pensato che quella dei post protetti da password potrebbe rivelarsi una vera e propria arma a doppio taglio.
Creare o no alcuni articoli protetti da password sul Blog?
Analizzando la questione dei post protetti da password mi sono venuti in mente alcune ipotesi che condivido con il seguito di discussione insieme voi:
Quando un utente ti visita spesso e se quest’ultimo lo fa perchè ritiene i tuoi articoli molto interessanti, e che quindi giovano a lui stesso, i casi sono due: o si iscrive oppure abbandona definitivamente il sito.
L’utente che ti incrocia per la prima volta, invece, potrebbe essere stato colpito dalle tue headline, magari proveniente anche da motori di ricerca non appena capisce che deve iscriversi al blog per leggere gli articoli scappa via senza neanche ricordarsi di chi sei tu.
D’altro canto però potrebbe anche scatenarsi la reazione psicologica di curiosità, molto simile a quanto detto in un precedente articolo sulla psicologia delle headline, (fai una pausa e leggi l’articolo al link se non lo hai ancora fatto).
Questa reazione andrebbe a creare una sorta di AURA magica attorno ai futuri articoli protetti da password! Immaginate uno scrigno dei pirati pieno d’oro che luccica! Amleto sarebbe morto davanti a questo quesito sicuro! Altro che essere o non essere!
Nel tuo Blog hai mai pensato di inserire un articolo protetto da password?
Per esempio prevedere un bonus a chi riesce a leggere quel post! Si proprio quello protetto da password….
antonella ha detto:
Credo che molto dipenda dalla psicologia di chi legge
il blog,non mi sembra una cosa molto prevedibile.In senso generale la trovo in controtendenza vedi cosa ha fatto (con grande successo) Paulo Cohelo!
Per quanto mi riguarda non credo che andrei su un blog dove
trovo articoli protetti da password in quanto ,mi sembrerebbero i classici specchietti per le allodole in cui,poi,per darti la password,ovviamente,ti chiedono soldi.
Andrea Leti ha detto:
” Credo che molto dipenda dalla psicologia di chi legge ”
Però è vero pure
che lo stato psicologico di chi legge viene e secondo me deve essere influenzato dal contenuto dell’articolo…
nonc credi?