Ho conosciuto per la prima volta Roberto Re in occasione del rifacimento del suo sito web.
Quando lavori con personaggi di questo calibro, persone altamente abituate a lavori sempre sopra le righe, sopra gli standard ti metti veramente in gioco.
Ricordo ancora la sensazione di felicità mista ad eccitazione quando Gianluca Lo Stimolo mi contattò per dirmi che avrebbero accettato il mio preventivo.
Ripetevo a mia moglie “non so se hai capito ma devo realizzare un progetto a Roberto Re!!”.
Lavoro con un sacco di formatori e Roberto per me, non me ne vogliano gli altri, è sempre stato il numero 1.
Non riuscivo a capire perché nel mondo dei formatori, soprattutto quelli novizi, quelli poco famosi la parola “Roberto Re” è quasi un tabù!
Ho avuto una risposta concreta a tutto questo quando mi ha invitato al suo Leadership Seminar.
Vederlo sul palco per 4 giorni di fila al Leadership Seminar mi ha letteralmente scioccato per attenzione ai dettagli, dedizione, estrema chiarezza nell’esposizione di contenuti difficili con una facilità estrema.
Da quel giorno ho capito perché è stramaledettamente odiato: è semplicemente il numero 1 in quello che fa!
Mai binomio fu cosi azzeccato: leadership-robertore.
Sono 2 stringhe che vanno di pari passo.
L’uomo oltre il professionista
Quella che vedi qui sotto è la foto scattata nel 2016 alla Cena di gala Natalizia che HRD organizza ogni anno e per il quale fui invitato per la prima volta.
Due ore dopo presentò me e il nuovo sito in pompa magna davanti a 200 persone.
L’anno successivo al Leadership Seminar a Pesaro scopro dai partecipanti di un suo Tour che:
Valentino: “Ah! Ma quindi sei tu quel ragazzo Barese che raccontava alla serata, che gli ha fatto il sito…
….a Firenze parlava di atteggiamento mentale positivo….
che poteva affidarsi a qualsiasi altra Web Agency di Milano ma che invece…”.
Lucia: “Anche ad Ancona l’ha detto…”
Mariano: “Anche a Napoli”
Che ti devo dire più…
A fine anno l’augurio migliore che mi possa fare è quello di creare un’azienda come HRD: coesa, forte, solida.
Roberto, Gianluca, Irene, Fabio, Marco e tutti gli altri…. Grazie!